Chi preferisce la leggerezza della Premio nobel polacca Wislawa Szymborska, quando dice che ‘Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato’, chi invece il più sostenuto assunto del sudamericano Jorge Louis Borges ‘Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto’. Chi infine la più solare, mediterranea affermazione di un proverbio arabo, quando ricorda che ‘Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca’.
Giovedì 23 aprile, in cui si festeggia sotto il patrocinio UNESCO la Giornata mondiale del libro, ogni preferenza d’autore è lecita e autorizzata. L’occasione apre anche il ‘maggio dei libri’, la campagna nazionale di valorizzazione della lettura come elemento di crescita personale e collettiva, promossa dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo e giunta nel 2020 alla decima edizione.
Anche per questo l’incontro con il professor Gianluca Sgroi, appassionato docente di lettere alla Scuola Secondaria, diventa l’occasione di comprendere come lui e i colleghi della Frassati si stanno orientando in tema di lettura (e scrittura) nella ‘didattica a distanza’.
“In un momento così particolare della nostra storia – esordisce – ci rendiamo conto ancor di più del valore della lettura come canale eccellente di allargamento degli orizzonti, di scoperta di sé e del mondo, di fascino e mistero. Tutto ciò non può non essere offerto ai nostri alunni come un’enorme possibilità di dare corpo alla propria fantasia e creatività, costrette ad una riduzione dalle strette maglie della forzata clausura. Di qui l’idea di proporre buoni romanzi, adatti alle età, su cui poi avviare un lavoro più personale”.
Ecco dunque i giovanissimi lettori delle classi seconde e terze alle prese con grandi classici del pensiero: da ‘La fattoria degli animali’ di George Orwell, la potente novella allegorica che riflette sugli eventi che portarono alla Rivoluzione russa e successivamente all’era staliniana dell’Unione sovietica, all’avventuroso ciclo salgariano de ‘Le Tigri di Mompracem’, da cui prese spunto negli anni ’80 del secolo scorso la famosa serie televisiva di Sandokan, l’eroe della Malesia contro il dominio inglese. Ma ai ragazzi vengono proposti anche autori contemporanei, tra cui Davide Morosinotto con la sua trilogia de ‘Il ragazzo senza nome’, che narra la storia del giovane Nemo, il ragazzo destinato a diventare il leggendario Capitano del Nautilus nel viaggio delle ‘Ventimila leghe sotto i mari’ e Antonio Ferrara col suo ‘Vivavoce’, in cui seguiamo il giovane Lucio alle prese con la passione per la lettura che lo porta dove non si sarebbe mai immaginato.
“Abbiamo chiesto agli alunni – aggiunge Sgroi – di scegliere uno dei testi proposti nella sua classe e, terminata la lettura, farne una presentazione in formato audio da rendere a noi docenti. Da qui sviluppiamo – solo con le seconde classi, mentre i ragazzi di terza preparano la conclusione del ciclo scolastico – la successiva parte del percorso, in cui diventano loro i protagonisti delle narrazioni. Ogni ragazzo sta, proprio in questi giorni, lavorando ad una prima sintetica traccia di un possibile racconto d’avventura, che verrà scritto nelle prossime settimane e sfocerà nella versione finale al termine dell’anno scolastico. Leggeremo quindi le loro opere…e chissà che non nasca davvero un nuovo Salgari”.
A dimostrazione, tre alunne della sezione C, Agata Gloria e Paola, hanno accettato di sottoporsi alle nostre curiosità sull’esperienza vissuta e ne sono nate piccole interviste. Ecco quello che pensano: interviste ragazzi
L’auspicio del professor Sgroi è quello di tutta la cultura italiana, naturalmente, che dalle scuole del Paese trae linfa e vigore. Per questo rimane fondamentale nelle ore di lezione tenere più viva che mai, insieme ai percorsi di lettura e scrittura, la parte della grammatica italiana.
“Senza le forme lessicali e le strutture sintattiche adeguate e corrette – ricorda – ogni contenuto pur originale, emozionante e ben ideato non potrebbe esprimersi!”.
Nella giornata mondiale del libro, l’appunto è degno della massima attenzione.
Seveso, 23 aprile 2020