Ecco cosa succede quando si decide, liberamente, di osare e di mettersi in moto. Veronica, Alessandro e Benedetta di III C hanno accolto la proposta fatta dal loro professore di italiano di partecipare a un concorso letterario promosso dall’Associazione Monte Tabor in collaborazione con il Liceo Classico di Ricerca San Raffaele di Milano. Ogni ragazzo ha scritto un racconto inedito a partire da uno dei tre incipit dati, per sviluppare in modo personale e originale la propria opera.
Cosa scegliere tra William Shakespeare, Italo Calvino, Irène Némirovsky? Veronica Naselli ha scelto il bardo inglese con la citazione “Non so spiegare questa mia tristezza, mi stanca…” ma le parole si erano bloccate in chissà quale area del cervello e non c’era verso di trasferirle sul foglio, che è rimasto intonso fino a cinque giorni prima della deadline. “Poi non so come, mi è venuta un’illuminazione. Mi sono alzata quella domenica e di getto ho scritto il racconto, che mai avrei immaginato sarebbe arrivato al secondo posto! Ho seguito l’istinto e il risultato è stato “Il mondo di Cecilia” a spunto autobiografico, che i giurati hanno descritto come un piccolo romanzo di formazione. Per questo mi hanno premiata ed è stata una soddisfazione incredibile!”
Veronica ci spiega che al momento della premiazione non si è limitata a stupirsi e a salire sul podio ma ha chiesto le ragioni di quel giudizio positivo: “Mi hanno spiegato che il mio racconto può essere di aiuto per dissipare la noia che spesso vive ogni ragazzo della mia età, quando si sente appesantito o costretto dalla passività della routine… Chi l’avrebbe detto che un momento di sconforto come quello che ho raccontato, si potesse convertire in un’occasione di gioia così, grazie a un concorso letterario?!”