Venerdì 02 Dicembre i ragazzi di seconda sono stati a Milano a conoscere vita e opere di un grande artista del 900, Maurits Cornelis Escher. Un artista che esce dalla realtà per creare mondi impossibili, per cui uno davanti alle sue stampe rimane esterrefatto. Sono opere dove apparentemente tutto funziona ma in realtà lo spettatore che non si accontenta della prima sensazione si accorge che tutto è irreale.
Certo solo un occhio (e un cuore) attento può accorgersi di tutti i particolari nascosti in quest’opera e per questo i ragazzi (ma in fondo tutti noi) hanno bisogno di guide competenti e di maestri che ci allenano lo sguardo. Imparare a guardare, suscitare domande e formulare insieme delle ipotesi di risposta. Questo è il tentativo che osiamo tutti i giorni in classe.

cascata

“Affluente e defluente” –  Un fiume può salire e scendere contemporaneamente?

salita e discesa

“Salita e discesa”Ma a cosa servono delle scale così?

“È l’artista delle forme geometriche e delle tassellation. A scuola, prima abbiamo creato le nostre tassellation sotto la guida dei prof di tecnologia, poi le abbiamo viste dal vivo nelle stanze di Palazzo Reale. I prof ci hanno spiegato la sua biografia e noi abbiamo preso appunti prima di entrare. Poi abbiamo osservato le centinaia di opere esposte. Incredibili la stravaganza e la creatività di Escher!” Andrea di II C racconta anche che Escher non amava nemmeno la scuola, ma la sua passione per il disegno gli ha insegnato che la matematica e la geometria avevano un fascino che non avrebbe mai immaginato.
E poi diteci voi se questa stampa, del 1935, non può considerarsi il primo selfie della storia!

escher

Selfie – II B – 2016

Litografia/ Autoritratto – 1935

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